IJD MAGAZINE

Legge 68 del 99: le evoluzioni della normativa

Condividi su:

Legge 68 del 99: cos’è?

La legge pubblicata in G.U. n. 68 del 23 marzo 1999, come cita l’art.1 della stessa ha come finalità la promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Essa si applica a:

a) alle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile in conformità alla tabella indicativa delle percentuali di invalidità per minorazioni e malattie invalidanti approvata, ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo 23 novembre 1988, n. 509, dal Ministero della sanità sulla base della classificazione internazionale delle menomazioni elaborata dalla Organizzazione mondiale della sanità; nonché alle persone nelle condizioni di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 12 giugno 1984, n. 222;

b) alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, accertata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) in base alle disposizioni vigenti;

c) alle persone non vedenti o sordomute, di cui alle leggi 27 maggio 1970, n. 382, e successive modificazioni, e 26 maggio 1970, n. 381, e successive modificazioni;

d) alle persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio con minorazioni ascritte dalla prima all’ottava categoria di cui alle tabelle annesse al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, approvato con d.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni.

Legge 68 del 99: cos’è successo nel 2022

L’attesa è durata 7 anni, ma quest’anno finalmente sono state pubblicate le “Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità”, adottate dal Ministro del Lavoro e dalla Ministra per la Disabilità al fine di rafforzare il collocamento mirato. Queste erano previste dal Job Acts (decreto legislativo 151/2015) e implementate dal decreto ministeriale 43/2022.

Le nuove linee guida si inseriscono nella Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, presentata dalla Commissione Europea il 3 marzo 2021 e fanno propri i principi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Legge 68 del 99: cosa prevedono le nuove linee guida

Come si può leggere all’interno del decreto ministeriale in questione, sono diversi i punti in cui le nuove linee guida vorrebbero cambiare il collocamento mirato. In particolare, si riscontra:

  • approccio basato sulla multidimensionalità, approccio bio-psico-sociale utilizzato come standard nella revisione dell’accertamento della disabilità;
  • pari opportunità e non discriminazione;
  • progetti personalizzati;
  • rete integrata di servizi (sanitari, sociali, istruzione/formazione, lavoro), anche con la presenza di équipe multidisciplinari;
  • lavoro al centro dei percorsi di inclusione sociale delle persone con disabilità e dei progetti di vita indipendente;
  • implementazione di sistemi informativi integrati e interoperabili;
  • forte investimento nella formazione degli operatori e nel costante potenziamento delle competenze.

All’interno del decreto ministeriale 43/2022 è riscontrabile il seguente elenco di proposte:

L’elenco delle proposte contenuto nelle linee guida del decreto ministeriale 43/2022 troviamo:

  • percorso di collaborazione e condivisione interistituzionale verso l’inclusione lavorativa, favorendo l’adozione di interventi innovativi e del rafforzamento nella programmazione regionale;
  • offerta di un quadro di riferimento unitario;
  • promozione e consolidamento della gestione sistematica dei dati amministrativi del collocamento mirato, con aggiornamento costante e regolazione dei flussi informativi;
  • piattaforma informatica accessibile e dinamica per la raccolta delle buone pratiche di inclusione lavorativa;
  • monitoraggio annuale dell’attuazione delle linee guida da parte del Ministero del Lavoro;
  • approccio mainstreaming della disabilità, al fine di considerare il potenziale impatto sul mondo della disabilità delle misure predisposte in termini di equità e crescita economica;
  • entro 18 mesi i servizi devono attuare una ricognizione sugli iscritti per verificare anomalie per le persone dentro al collocamento mirato da oltre 24 mesi, identificando quali sono le cause della disoccupazione e il numero di offerte di lavoro presentante in quel determinato periodo;
  • promozione di campagne di comunicazione e valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese;
  • introduzione di meccanismi e clausole a favore di imprese ed enti che abbiano istituito la figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro;
  • ricorso della figura di responsabile dell’inserimento lavorativo anche sotto forma di consulenza per le PMI;
  • ricorso al disability management;
  • rimodulazione delle misure e dei servizi del collocamento mirato.

Legge 68 del 99: gli obiettivi delle linee guida

L’ambizione è offrire un sistema di inclusione lavorativa attraverso un percorso di collaborazione e condivisione tra istituzioni che sia legiferato a livello nazionale.

Inoltre, le linee guida devono essere intese come un “vademecum” sulle strategie da adottare quando l’utente, appartenente alle categorie a cui si applica la legge 68 del 99, si presenta al centro per l’impiego. La valutazione della corretta adozione ed il rispetto degli obiettivi avviene attraverso un monitoraggio annuale da parte del Ministero con la collaborazione delle amministrazioni regionali competenti e tavoli tecnici.

Nel dettaglio gli obiettivi delle nuove linee guida che implementano la legge 68 del 99 abbiamo:

  • favorire la presenza e la fruibilità di servizi, strumenti e risorse adeguati, su tutto il territorio nazionale, secondo i principi delle pari opportunità, a beneficio dei cittadini con disabilità e delle imprese interessati dalla norma del collocamento mirato;
  • sostenere la standardizzazione dei processi di attuazione delle norme su tutto il territorio nazionale, da parte dei servizi competenti, per ridurre i divari territoriali che penalizzano vaste aree del Paese;
  • orientare le azioni del sistema nella prospettiva di un miglioramento continuo dell’efficacia delle prestazioni, favorito da attività di monitoraggio e da una condivisione delle pratiche valide tra le diverse realtà locali.

Legge 68 del 99: le opportunità dell’Inclusion Job Day del 27 ottobre 2022

Nuove norme ma anche le costanti innovazioni che l’Inclusion Job Day crea per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Infatti, offre un programma di inclusione e valorizzazione in materia di persone con disabilità e lavoro a 360°. La condivisione ed il dibattito delle buone pratiche di inclusione sono difatti affiancate da concrete opportunità di lavoro e da colloqui con le aziende . L’ultimo appuntamento di quest’anno è previsto per il 27 Ottobre 2022.

L’evento inizia alle 11:00.

Le aziende saranno online nei loro stand virtuali. Delle chat personalizzate per ogni azienda utili a te visitatore per scrivere e parlare con i loro referenti. Gli stand saranno attivi dalle 11:00 alle 15:00

Nella stessa fascia oraria si terranno le presentazioni delle aziende. Un’occasione per ascoltare, con il supporto dell’interprete lis, i referenti delle aziende che parleranno delle offerte di lavoro per categoria protetta e delle loro realtà aziendali.

Inoltre, dalle 11:00 alle 18:00 si terranno i colloqui 1to1 con le aziende che hanno previsto questa formula di selezione per i candidati.

Per questa edizione hanno già aderito oltre 32 aziende:

a2a, acea, Air Liquide, AlmavivA, Amazon, Ascom Ums Srl, Atlantic Technologies, Ayes, Blue Reply, Bosch, Capgemini, Deloitte, Eurobet, Expert.ai, Exprivia, FATER, Ferroli, Fincantieri, Generali Gruppo Lutech, Micron, Generali, Manpower, Mashfrog, Mediocredito Centrale, Micron, OPEN FIBER, OPYN, reckitt, Sasol, Telepass, Umana.

Come posso sfruttare le opportunità offerte dall’Inclusion Job Day del 27 ottobre 2022?

Le aziende dell’Inclusion Job Day pubblicano regolarmente in piattaforma le loro offerte di lavoro categorie protette senza esperienza o per chi ha già lavorato.

Inoltre, nelle settimane vicine alle date degli eventi, sui profili delle aziende troverai la possibilità di prenotarti per i colloqui 1to1 da sostenere il giorno dell’evento in programma.

 Per scoprire se le offerte e i colloqui sono di tuo interesse e per candidarti, dovrai:

  1. Registrati: inclusionjobday.com/visitatore
  2. Confermare le tue credenziali dal link che riceverai sulla mail che hai indicato in fase di registrazione
  3. Accedere dallo stesso link della registrazione utilizzando il form “Accedi” compilato con le credenziali che hai precedentemente creato
  4. Iscriverti all’evento
  5. Compilare il tuo CV
  6. Cliccare su “scopri le offerte”. In questa sezione potrai filtrare le offerte per area geografica, settore e azienda.
  7. Clicca sull’offerta d’interesse per leggere tutte le informazioni utili e, se desideri candidarti, clicca su “Candidati”

Invece, le agende colloqui saranno attive nei giorni prossimi all’evento. Ecco come candidarti:

  1. Per prenotarti ad un colloquio 1to1 dovrai cliccare su “scopri le aziende”, sotto la voce del 27 ottobre
  2. Cliccare sul logo dell’azienda d’interesse
  3. Cliccare su “prenotazione colloqui”
  4. Scegliere la fascia oraria e cliccare su “prenotami per un colloquio”

Ricorda che i colloqui prenotati ed in attesa di conferma saranno riepilogati all’interno della tua agenda raggiungibile dalla voce del menù “La mia agenda”

 

 


Condividi su:
Articolo precedente
Disabili e lavoro: le competenze fanno la differenza
Articolo successivo
Lavoro categorie protette art 18: i casi previsti