Per rientrare nelle categorie protette, l’ordinamento riconosce specifiche misure che rafforzano il diritto al lavoro a tutti i cittadini, definendo dei criteri ulteriormente rafforzativi per le persone con fragilità nell’inserimento. La legge n. 68 del 1999, detta anche “legge sul collocamento obbligatorio”- è l’applicazione pratica del principio costituzionale e in particolare della previsione del terzo comma dell’art 38 che, sebbene con terminologie superate rispetto ai tempi, individua i destinatari tra “gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale”.
La legge 68 si pone l’obiettivo della promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone con disabilità, predisponendo meccanismi e strutture per accompagnare le persone a servizi che tutelino l’inserimento. La definizione dei criteri per rientrare nelle categorie protette è il primo passaggio. Allo stesso modo ha definito con quali criteri le aziende devono aderire a questa attività. Infatti, la legge ha previsto un preciso obbligo a carico delle società: le imprese con almeno 15 dipendenti sono obbligate ad assumere (almeno) un lavoratore rientrante tra le cosiddette “categorie protette”.
Rientrare nelle categorie protette: i requisiti
La previsione normativa, riguarda i soggetti affetti da disabilità, ma anche coloro che si trovano in particolari aree di fragilità. Questi i requisiti per rientrare nelle categorie protette:
-persone con disabilità che comportino la riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento;
-persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, accertata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) in base alle disposizioni vigenti;
-Persone sordomute e non vedenti
-Persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio;
-i figli e i coniugi superstiti di coloro che siano deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio, ovvero in conseguenza dell’aggravarsi dell’invalidità riportata per tali cause,
-i figli e i coniugi di soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro
Abbiamo detto dei criteri per rientrare nelle categorie protette per i lavoratori, parliamo invece di quelli che riguardano la controparte delle aziende.
Questi i criteri per le aziende:
-le aziende con almeno 15 dipendenti è obbligatorio assumere almeno 1 lavoratore con disabilità;
-per quelle con almeno 35 lavoratori, 2 lavoratori affetti da disabilità;
-da 51 dipendenti in su è obbligatorio assumere il 7% del personale impiegato.
Con riferimento, invece, ai lavoratori che rientrano tra le categorie protette, ma non affetti da disabilità, queste sono le condizioni:
per le aziende da 51 a 150, è obbligatorio assumere almeno 1 lavoratore;
per le aziende con più di 150 dipendenti, la percentuale è dell’1%;
E se l’azienda non rispetta l’obbligo di assunzione?
Per tutti coloro che, se pur onerati, non adempiono agli obblighi di assunzione sono previste delle sanzioni amministrative.