Continua il percorso iniziato a gennaio. Nuovi tasselli si aggiungono alla sperimentazione del nuovo sistema previsto dal decreto legislativo n. 62 del 2024.
Un altro passo avanti per rendere più semplici gli iter burocratici alle persone con disabilità. Dal 30 settembre, infatti, altre 11 province italiane sono state inserite nella sperimentazione della riforma sulla disabilità.
Il nuovo perimetro comprende i territori di Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza e le province autonome di Trento e Aosta. Qui viene adottato, in via sperimentale, il nuovo sistema previsto dal decreto legislativo n. 62 del 2024. Obiettivo: semplificare il sistema di accertamento dell’invalidità civile e introdurre la nuova valutazione multidimensionale per l’elaborazione del “Progetto di vita”.
Queste province si aggiungono alle nove con cui è stato avviato il progetto lo scorso 1° gennaio: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste, selezionate con il Ministero della Salute e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il completamento del territorio è previsto per il 1° gennaio 2027, come aveva spiegato il Ministro nell’intervista al nostro magazine.
Un iter più semplice
Le persone che presentano la domanda per il riconoscimento dell’invalidità civile o della disabilità saranno inserite in un nuovo modello di valutazione integrata. Oltre alla certificazione medica, si terrà conto anche delle valutazioni dei servizi territoriali sociali e sociosanitari per offrire un quadro completo dei bisogni della persona. Il certificato medico diventa l’unico documento valido per avviare la procedura, semplificando in modo rilevante gli iter burocratici.
La persona al centro
“Continuiamo il percorso iniziato il 1° gennaio 2025 con l’obiettivo di semplificare, sburocratizzare, superare le frammentazioni esistenti tra le prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali e rimettere finalmente al centro la persona, con i suoi diritti, bisogni e desideri – ha spiegato il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli -. Nelle nuove province abbiamo già svolto 44 giornate formative, con 2000 iscritti e 326 ore di formazione in aula. Andiamo avanti determinati e convinti, nella consapevolezza che la riforma è un’opportunità straordinaria per mettere finalmente al centro delle politiche e dei sostegni la Persona”.
Un’opportunità unica per cambiare
Come ha sottolineato in più occasioni il Ministro Locatelli, la riforma costituisce l’unica opportunità “per cambiare la prospettiva e semplificare davvero la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”. Ed esprime l’augurio “che la riforma promuova un impulso al rinnovamento dei servizi, in particolare dei centri diurni, rendendoli luoghi più flessibili e di scambio con il territorio e il mondo delle associazioni. In questo contesto di grande cambiamento, abbiamo bisogno di persone determinate a coordinare il Progetto di vita e sono convinta che serva ridare dignità a chi svolge un ruolo fondamentale nei servizi, nelle scuole, a domicilio e sul territorio, ricomponendo tutti gli aspetti della vita quotidiana, spesso punto di riferimento per le persone con disabilità e le loro famiglie”.