A conclusione dei tre giorni di lavori del G7 su inclusione e disabilità, i ministri dei Paesi partecipanti hanno firmato un documento che conferma una presa comune di responsabilità sui temi della DE&I.
Il 16 ottobre si è concluso, in Umbria, il primo G7 dedicato a inclusione e disabilità. Un evento organizzato dal Ministero italiano che ad Assisi ha dato il benvenuto ai colleghi dei Paesi più potenti del mondo per discutere di temi di grande importanza sociale. Ne abbiamo parlato sul nostro magazine.
Al termine dei lavori, tutti i ministri del G7, hanno firmato la Carta di Solfagnano (dal nome del Castello dove si è svolto l’incontro). Il documento rappresenta gli impegni presi dai Paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Una responsabilità concreta su otto priorità a sostegno dell’inclusione e del diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale, economica, culturale e politica.
Carta di Solfagnano: le otto priorità a sostegno dell’inclusione
Gli otto punti riguardano:
- inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi;
- accesso e accessibilità;
- vita autonoma e indipendente;
- valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa;
- promozione delle nuove tecnologie;
- aspetti della vita sportiva, ricreativa e culturale;
- dignità della vita e servizi adeguati a livello comunitario;
- prevenzione e gestione della preparazione alle emergenze e situazioni di gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i conflitti armati e le crisi umanitarie.
A margine dei lavori, i ministri del G7 hanno incontrato Papa Francesco, a cui il ministro Locatelli ha consegnato la Carta di Solfagnano per portare anche alla sua attenzione il lavoro realizzato nei tre giorni.
“La parte fondamentale di questo G7 non è scritta nel documento – ha commentato la titolare del dicastero sulla Disabilità – ma si è espressa attraverso le azioni, i talenti e la partecipazione di tante persone con disabilità, delle famiglie e del mondo dell’associazionismo e del Terzo settore”.
Dal Papa un incoraggiamento a non mollare per promuovere sempre di più uno sguardo rivolto alle potenzialità e non ai limiti delle persone.