Sarà ospitata in Umbria la prima edizione dell’incontro che vede i rappresentanti dei 7 Paesi più importanti a livello globale confrontarsi su tematiche rilevanti per garantire a tutti una piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica
Sarà l’Italia a inaugurare il primo G7 dedicato a inclusione e disabilità. L’incontro è previsto nelle giornate del 14,15 e 16 ottobre in Umbria e vedrà la partecipazione dei Paesi che solitamente prendono parte ai consessi di carattere strategico-economico, vale a dire, oltre all’Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti.
A darne l’annuncio ufficiale è stato il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli: “Per la prima volta al mondo a livello ministeriale i Paesi G7 si confronteranno anche sui temi dell’inclusione e della disabilità. Sarà un’occasione straordinaria per condividere strategie e impegni, ma anche per valorizzare l’esperienza dell’Italia. Inoltre, per la prima volta, un G7 si aprirà al pubblico”. Il primo giorno dell’incontro – il 14 ottobre – momento in cui si accolgono le varie delegazioni, si svolgerà infatti in piazza ad Assisi con un evento pubblico. Sarà una giornata dedicata all’accoglienza, al mondo associativo, alle famiglie a cui tutti potranno partecipare.
Il G7 inclusione e disabilità proseguirà nelle giornate del 15 e del 16 ottobre a Solfagnano, in provincia di Perugia, dove si svolgeranno la giornata preparatoria e la riunione ministeriale secondo canoni più formali.
Un incontro pragmatico, un nuovo sguardo su inclusione e disabilità
Il ministro Locatelli ha spiegato che questo speciale G7 deve essere un incontro concreto e operativo, il cui obiettivo è “cambiare la prospettiva e passare dall’inclusione alla valorizzazione delle persone, garantendo il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica dei nostri Paesi. È una grande sfida e un impegno per il futuro. Tutti dobbiamo migliorarci e fare di più dal punto di vista istituzionale, ma anche dal punto di vista del mondo privato e dei singoli cittadini. Non si tratta di qualcosa che riguarda poche persone ma tutte le nostre comunità, che devono sentirsi coinvolte e adottare un nuovo sguardo”.
No a un’esperienza isolata
L’augurio del ministro è che il G7 inclusione e disabilità non resti un evento isolato, ma diventi un appuntamento istituzionale, primo di una lunga serie. “Stiamo lavorando con tutti i colleghi per garantire un accompagnamento al prossimo G7 a presidenza canadese, per introdurre anche nel prossimo G20 il tema dell’inclusione e perché i temi che riguardano le persone abbiano sempre più attenzione e rilevanza in tutti i confronti di alto livello”.
Il ministro ha poi aggiunto un focus sul nostro Paese commentando: “L’Italia ha tanto su cui lavorare, penso al tema dei caregiver familiari, all’integrazione sociosanitaria, al durante e dopo di noi, alla scuola, alla formazione e al lavoro, al miglioramento della qualità della vita di tutti, e questo è il momento giusto per farlo e per fare di più – ha concluso -. Per ragionare non più solo in termini di assistenza, ma per superare le estreme frammentazioni tra presa in carico sanitaria e sociale e per valorizzare ogni persona investendo sui talenti e le competenze di tutti”.
Inclusione e disabilità: appuntamento a ottobre con IJD
Proprio la valorizzazione dei talenti e delle competenze è al centro della nostra piattaforma e dell’evento a essa collegata, Inclusion Job Day, il cui obiettivo è favorire l’incontro fra aziende di primo piano e laureati e diplomati con disabilità e/o appartenenti alle categorie protette alla ricerca di una svolta professionale. Giunto alla 15ma edizione, il prossimo appuntamento, l’ultimo del 2024, è in programma il 25 ottobre. Per restare in contatto e partecipare all’evento, ci si può iscrivere a questo link.