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Parigi 2024: la prima Olimpiade con la piena parità di genere

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I Giochi in programma dal 26 luglio all’11 agosto segnano una tappa importante nel percorso di equità nello sport: per la prima volta atleti e atlete saranno presenti in numero uguale

I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono i primi di una lunga storia a raggiungere la parità numerica di genere: schierano infatti lo stesso numero di atleti di sesso femminile e maschile che si sfideranno in 329 discipline. Un risultato possibile grazie all’impegno del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), del Movimento Olimpico, delle Federazioni Internazionali, dei Comitati Olimpici Nazionali.

I Giochi di Parigi segnano anche un altro primato. Per la prima volta un atleta paraplegico ha portato la fiaccola olimpica muovendosi grazie all’utilizzo di un esoscheletro. L’impresa di Kevin Piette, tennista paralimpico colpito all’età di 11 anni da una grave paralisi motoria, ha suscitato una grande emozione e ha lanciato un messaggio importante a favore dell’inclusione.

Un percorso a tappe verso la parità di genere

La parità di genere arriva dopo una serie di tappe raggiunte nella storia delle Olimpiadi, a partire sempre da Parigi nel 1900. Nella seconda Olimpiade dell’era moderna, si apre la partecipazione alle atlete donne. Nel 1996 la promozione dell’uguaglianza fra atleti diventa una missione del CIO e viene sancita nella Carta Olimpica.

Bisogna arrivare ai Giochi di Tokyo 2020 (disputatisi in realtà nel 2021 a causa del Covid) per avere numeri più equilibrati con il 48,7% di atlete donne (a Tokyo 1964 erano soltanto il 13%).

L’Olimpiade giapponese segna altri traguardi: il 91% dei Comitati Olimpici Nazionali ha una portabandiera donna e tre discipline – BMX, mountain bike e wrestling freestyle – raggiungono la parità di genere.

Parità di genere: i numeri di Parigi 2024

A Parigi partecipano 10.500 atleti suddivisi esattamente in 5.250 uomini e 5.250 donne. Il numero delle donne iscritte al CIO è attualmente pari al 40%, , in aumento rispetto al 21% registrato all’inizio dell’Agenda Olimpica 2020.

La rappresentanza femminile nel comitato esecutivo del CIO oggi è pari al 33,3%, rispetto al 26,6% prima dell’Agenda Olimpica 2020. Dal 2022, il 50% dei membri delle commissioni del CIO sono ricoperti da donne, rispetto al 20,3% prima dell’Agenda Olimpica 2020. Inoltre, nel 2022, 13 delle 31 commissioni erano presiedute da donne.

Gli organizzatori si sono impegnati per sviluppare il programma dei Giochi in modo da garantire l’equilibrio tra i sessi anche nelle sessioni “prime time”. Obiettivo: promuovere lo sport femminile presso il pubblico pensando in particolare alle ragazze.

Parità di genere non solo per gli atleti

Garantita la parità numerica fra gli atleti, molto resta da fare per quanto riguarda altri ruoli come quello di capo missione, ufficiale tecnico e allenatore. A Tokyo 2020 solo il 13% degli allenatori erano donne e il 10% alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Per colmare il gap, il CIO ha lanciato diverse iniziative. Fra queste, il programma WISH (Women in Sport High Performance Pathway) mirato a formare 100 allenatrici in occasione di Parigi 2024.

Anche la Francia intera si impegna per la parità di genere

L’engagement del CIO ha contagiato non solo Parigi ma l’intero Paese, dove oggi solo l’1% degli impianti sportivi è intestato a donne.

Per favorire un cambiamento di rotta, 70 enti locali coinvolti nel progetto “Terre de Jeux 2024” si sono impegnati a rinominare i propri impianti sportivi con nomi di donne di spicco. Il primo a dare l’esempio: la città di Livry-Gargan, alle porte di Parigi, ha intitolato il suo campo da calcio a Marianne Mako, la prima giornalista francese ad occuparsi di calcio in tv.


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