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Matteo, la “star” italiana di Dream Ride

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Dream RideGrazie alle connessioni create da Inclusion Job Talk, un ragazzo torinese è stato protagonista di una esperienza unica negli Stati Uniti, tra auto da sogno e tour nella Grande Mela.

Incontriamo Matteo Ferrara alla vigilia del nuovo anno scolastico. Negli occhi ancora la gioia, l’entusiasmo e l’incredulità di un’avventura speciale, vissuta tra i grattacieli di New York e le campagne  del Connecticut, ospite della Hometown Foundation alla Dream Ride Experience. Una bella storia che ci fa piacere raccontare ai nostri utenti.

Dream Ride: un’impresa filantropica a sostegno dell’inclusione

Oltre 20 anni fa, l’imprenditore e mecenate Michael Bozzuto dà vita alla Dream Ride Experience, molto più di un evento, come si legge sul sito, ma un vero e proprio movimento. All’inizio è solo una visione ottimistica: “Dare una speranza di futuro a coloro che nella nostra comunità vivono con disabilità intellettive o dello sviluppo”. Per raggiungere i suoi obiettivi, crea la Hometown Foundation. Il primo anno sono solo dodici motociclette ad accendere i motori, ma nel tempo l’evento raccoglie il contributo di sponsor e partner di livello mondiale. E così la Dream Ride Experience diventa una grande impresa filantropica che richiama migliaia di persone per far vivere giornate indimenticabili a un gruppo di giovani speciali di ogni parte del mondo.

Fra loro quest’anno, a rappresentare l’Italia, c’è Matteo Ferrara, 12 anni, che vive con i genitori e due fratelli a Druento nell’hinterland torinese. L’occasione si crea grazie all’incontro fra il responsabile HR di Pagani Automobili – uno dei principali sponsor dell’evento – e il responsabile della Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino durante l’ultima edizione di Inclusion Job Talk. Il desiderio dell’azienda della Motor Valley modenese è avere un testimonial italiano, appassionato di auto e motori, con una buona conoscenza della lingua inglese, disposto a raggiungere New York con la sua famiglia per un’esperienza indimenticabile.  La scelta cade su Matteo, che la Pagani la conosce bene grazie ai videogiochi, ma nemmeno nel mondo virtuale è mai riuscito a comprarne una. La madre, inoltre, si occupa dell’associazione FAI FuturAbile Insieme, nata dall’idea di sette mamme che vivono quotidianamente la disabilità.

Un’esperienza da sogno

“Quando ci hanno chiamati da CPD pensavamo a uno scherzo – racconta la mamma Laura – tant’è che non avevamo detto nulla a Matteo, poi però sono arrivati i biglietti aerei e ci ha telefonato direttamente l’organizzazione americana. A quel punto abbiamo capito che stavamo per vivere davvero un’esperienza unica”. “I miei fratelli mi hanno fatto una sorpresa – aggiunge Matteo con gli occhi che sprizzano ancora gioia e incredulità -. Pensare che io ero in ospedale a Roma dove una volta al mese mi ricoverano per una terapia, perché ho l’atrofia muscolare spinale di tipo 2. Ero ancora intontito dall’anestesia e li vedo in fondo al letto con le foto di tre auto: due utilitarie e una Pagani. Mi chiedono: quale preferisci? Che domande! Ma non capivo se era un gioco o cosa. Poi i miei mi hanno spiegato e non ci volevo credere!”

Da New York alla Dream Ride

Il 19 agosto Matteo parte con i genitori e la sua inseparabile carrozzina super tecnologica alla volta di New York. “Non c’ero mai stato, ma che accoglienza! All’aeroporto l’addetta alla sicurezza conosceva già il mio nome e mi ha chiesto persino un autografo!”. L’esperienza comprende un soggiorno nel cuore della Grande Mela da Central Park a Broadway all’immancabile Hard Rock Cafè, ospiti di un hotel 5 stelle in Times Square, dove Matteo inizia a conoscere i ragazzi arrivati da Svezia, Australia e altri Paesi. Dopo alcuni tour alla scoperta della città, il trasferimento in Connecticut per la Dream Ride Experience, il clou del viaggio.

“Mi hanno accolto come una star; il signor Bozzuto ha voluto fare una foto con me. Poi ho conosciuto il team di Pagani e mi hanno presentato Arianna, una loro cliente, molto simpatica che vive in Florida. Mi ha fatto salire sulla sua Huayra, che meraviglia! Prima di partire mi ha illustrato tutti i dettagli dell’auto e ho imparato il nome dei colori a memoria. Mi ha persino fatto i complimenti per il mio inglese. Poi mi ha fatto sentire il rombo del motore e via, siamo partiti per il nostro giro. Che sensazione, mi sentivo come se la mia anima stesse volando!”.

La mascotte di Pagani Automobili

Dream Ride

Le emozioni non finiscono. Dopo la parata e il red carpet, Matteo viene invitato a una video-telefonata con Horacio Pagani, il fondatore dell’azienda. Nessuna timidezza, anzi! Questo ragazzino dallo sguardo vivace non solo gli lancia l’idea di progettare in futuro una “carrozzina Pagani”, ma si offre già per un futuro lavoro. “Mi ha chiesto cosa voglio fare da grande. Ho detto che voglio  fare l’ingegnere e allora il signor Pag

ani mi ha detto di studiare bene che lui mi aspetta! Sarebbe un altro sogno che si avvera!”. Intanto, è arrivato l’invito, reale, per una visita nella sede di San Cesario sul Panaro per il mese di ottobre. Un’altra avventura per Matteo, un’altra storia da raccontare.


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