Artista e imprenditore, con il manifesto Adesso Basta! lancia una petizione per trasformare le barriere in opportunità e per facilitare l’accessibilità ai mezzi di trasporto, agli spettacoli e agli eventi culturali.
Quando incontri Francesco Canale via Teams, ti colpisce il suo modo di parlare calmo e rilassato in netto contrasto con la sua personalità. Una mente vulcanica, piena di idee e iniziative. Un artista e un imprenditore che cinque anni fa ha scelto Torino come luogo in cui vivere e lavorare, perché la considera una delle città più accessibili d’Italia. Anche se c’è ancora molto da fare, ovunque.
Adesso basta!
Per attirare l’attenzione su questo tema, Francesco lancia il manifesto Adesso basta! una petizione su change.org che prende in considerazione cinque temi precisi: taxi utilizzabili senza pagare un sovraprezzo, auto adattabili senza svenarsi, voli senza barriere, treni più accessibili, spettacoli più fruibili. “Non vuole essere un elenco di lamentele, ma uno stimolo a creare un ambiente win win, mettendo insieme aziende e associazioni, quanto meno iniziare a farlo”.
Un manifesto nato da chi vive quotidianamente vincoli e barriere, ma è riuscito a fare della disabilità un modo di vivere alternativo. “Sono nato senza braccia né gambe, quindi fin da piccolo ho cercato modi diversi per fare ciò che facevano miei coetanei. Un esempio? I miei compagni giocavano a calcio, io non volevo stare a guardare. Abbiamo trovato un compromesso: mi hanno messo in porta. Paravo con la testa, ovviamente. Tornavo a casa la sera con certe emicranie, ma felice!”.
Una vita all’insegna dell’arte
La disabilità non frena il talento. A sei anni vince una borsa di studio per approfondire il disegno con la bocca. A 11 un altro riconoscimento: questa volta inventa la storia di un supereroe in carrozzina da cui viene tratto un cartone animato sponsorizzato nientemeno che da Adriano Celentano. “Quando sento dire che con la cultura non si mangia io sorrido, perché l’arte mi ha dato un lavoro fin da quando ero maggiorenne e mi permette di vivere più che dignitosamente” ammette Francesco. Da anni è tra gli artisti di Ability Art, il movimento internazionale nato nel 1956 per diffondere l’arte diversamente abile come cultura di integrazione, solidarietà e rispetto per le diversità. Si firma “Anima blu”, ama la forza dei colori e predilige i lavori che mixano le immagini a un messaggio sociale.
Francesco Canale: artista e imprenditore
Gli scorsi anni è stato spesso ospite della trasmissione tv “Il senso della vita” condotta da Paolo Bonolis, e la sua fama cresce. Iniziano gli incontri nelle scuole e nelle aziende. “I bambini sono senza filtri e sono curiosi; vogliono sapere come riesco a muovermi, a mangiare e dormire, a uscire e fare la spesa. In realtà sono le stesse domande che vorrebbero rivolgermi anche gli adulti, ma si trattengono”.
Nel 2021 insieme alla compagna Noemi e ad altri soci fonda la società Working Souls un hub imprenditoriale sulle tematiche dell’inclusione a 360°. Tre le aree di attività: formazione e consulenza nelle aziende sui temi DE&I per migliorare il livello di inclusività; progettazione di eventi che coinvolgono il pubblico, le scuole e le istituzioni; attivismo imprenditoriale, area in cui rientra il manifesto Adesso Basta!.
“Ho voluto aprire un’azienda, non una realtà del terzo settore” precisa Francesco. “La nostra mission è quella di voler cambiare il paradigma per cui tutte le forme di diversità debbano essere sempre relegate al mondo no-profit o alle realtà caritatevoli. Working Souls vuole fare del sano business: un business che migliori il benessere delle persone partendo da chi ha qualche difficoltà in più, e che sia motore di cambiamento grazie alla diffusione di una nuova immagine della diversità”. E conclude con la sua personale definizione di diversity: “Io preferisco parlare di normalità/diversità pianeggiante: tutti dentro lo stesso cerchio, ognuno con una sua specificità”.