C’è ancora molta strada da compiere per creare un vero e proprio ambiente inclusivo nei luoghi di lavoro. Il progetto Pari nasce e si sviluppa per fornire uno strumento al fine di superare il gap della diversità e inclusione.
Pari è il portale degli accomodamenti ragionevoli. Il progetto è a cura di quattro realtà operanti nel campo dell’inclusione della disabilità : Abilitando Onlus, l’Associazione Fedora, Solaris e FE.D.MAN (Federazione Disability Management).
Diversity e inclusion in azienda: l’intervista a Mauro Buzzi
Mauro Buzzi, presidente di FE.D.MAN, ci illustra la filosofia del Progetto Pari e i servizi offerti.
«Una persona con disabilità deve esprimere in pieno le sue potenzialità nel contesto lavorativo in cui opera, si tratta di un diritto sancito dalla Convezione Onu e regolamentato sul piano normativo dall’Unione Europea e dallo Stato italiano» spiega Buzzi.
Garantire accomodamenti ragionevoli – soluzioni di carattere strumentale oppure organizzative – è, quindi, un dovere per l’azienda che assume e una priorità per il diversity management. «Nonostante ciò – osserva Buzzi – c’è ancora scarsa informazione in materia: spesso capita che gli imprenditori o gli stessi lavoratori non sappiano a chi rivolgersi e quali misure prendere per creare un ambiente di lavoro funzionale.
Per rispondere a questa necessità nasce Pari. Vediamo cosa si intende. «Esistono diverse tipologie di accomodamenti ragionevoli in relazione alle diverse tipologie di disabilità . Partendo dall’analisi di quest’ultime, il portale guida l’utente alla ricerca della soluzione più adeguata.»
Un contribuito concreto, ma non solo. «Questo progetto – sottolinea il presidente di FE. D.MAN – punta a fornire anche uno stimolo di carattere culturale.» Bisogna, infatti, battere il tasto sulla cultura per far sì che diversity e inclusion in azienda non costituisca un equilibrio instabile, ma un fattore di crescita e di sviluppo.
«Bisogna combattere la mentalità assistenzialistica e puntare sulla valorizzazione delle diversità . – conclude Buzzi – Un lavoratore con disabilità esprime un talento ed è portatore di competenze in azienda. Chi assume in quest’ottica investe in maggiore produttività e, quindi, in competitività .
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