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Design and Disability in mostra a Londra

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Al Victoria & Albert Museum, fino al prossimo febbraio, la storia del design dal 1940 ad oggi attraverso le opere di artisti con disabilità per promuovere una progettazione più equa ed accessibile

Se Londra è una tappa delle vostre prossime vacanze, segnatevi in agenda la mostra allestita al V&A Museum, nel cuore della città. Sino al 15 febbraio 2026, “Design and Disability” propone al pubblico un percorso dal 1940 a oggi con i lavori di artisti con disabilità, sordi e neurodivergenti che hanno espresso il loro stile attraverso opere d’arte, architettura, moda, fotografia e, appunto, design.

Come si legge sul sito del museo, questa mostra non vuole essere soltanto una celebrazione, ma una call to action, un invito soprattutto alle persone meno colpite dalla disabilità, ad essere testimoni di una realtà diversa ed osservare le opere esposte con uno sguardo solidale.

Tre le sezioni – Visibility, Tools, Living – per un totale di 1700 opere nate anche dall’esperienza diretta degli artisti, che raccontano come il design possa essere reso più equo e accessibile. La mostra stessa è stata progettata secondo i principi del DeafSpace, un approccio all’architettura e al design degli spazi che tiene conto delle esigenze e delle esperienze delle persone sorde e con problemi di udito.

L’arte per rendersi visibili

La prima sezione – Visibilità – offre al visitatore una selezione di progetti di artisti che utilizzano l’arte e il design per affermare sé stessi e le comunità che rappresentano. Le comunità disabili hanno spesso sfruttato il potere della protesta per lottare per la visibilità e ribaltare i cliché con cui vengono rappresentate e l’attivismo nel design è al centro di tutto questo. Attraverso manifestazioni, moda, fotografia e grafica, i creativi con disabilità hanno rivendicato e continuano a rivendicare spazi ed esprimersi in modi che oggi non possono essere ignorati.

Fare rete per innovare

La società ha spesso caratterizzato i designer come esperti creativi e le persone con disabilità come utenti passivi che traggono beneficio dalle loro opere. In passato, il loro contributo è stato cancellato dalle storie di innovazione del design. Ma le persone con disabilità sono sempre state presenti inventando, rompendo, adattando e sovvertendo il mondo del design. Nella seconda sezione dedicata agli Strumenti, emerge proprio come le comunità disabili creino reti e lavorino insieme per dare vita a nuovi oggetti e modelli.

Immaginare il mondo in cui vivere

L’ultima sezione – Living – mostra come attraverso il design nelle sue molteplici forme, le persone con disabilità immaginano i mondi che desiderano, in cui vivere e affermarsi. Il modello sociale della disabilità sostiene che siano le barriere politiche, ambientali e comportamentali presenti nella società a rendere disabili le persone, non tanto la loro stessa disabilità. E quando progettisti, urbanisti e architetti formulano ipotesi su chi può occupare determinati spazi e perché, il mondo diventa un luogo con cui negoziare, piuttosto che un luogo in cui vivere. E se una città non funziona per le sue persone a che cosa serve?

Dal design moderno alle atmosfere vittoriane

Per continuare il percorso nel mondo dell’architettura e del design, al termine della visita da non perdere una pausa all’interno dell’affascinante V&A Museum Café. Una curiosità: è il più antico caffè al mondo situato all’interno di un museo. Progettato nel 1868 con tre sale riccamente arredate, ancora oggi conserva dettagli ornamentali e architetture dell’epoca tra specchi, maioliche e vetrate di grande impatto.


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