IJD MAGAZINE

Da utente a recruiter di Inclusion Job Day

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Il percorso di Federico Mancarella, laureato in Economia e Statistica, alla ricerca del lavoro ideale nel 2022. Oggi siede dall’altra parte dello stand virtuale, pronto ad accogliere gli iscritti all’evento IJD del 14 marzo

Se tre anni fa, mentre si iscriveva alla piattaforma Inclusion Job Day, avessero detto a Federico Mancarella che un giorno si sarebbe trovato nello stand virtuale a gestire i colloqui per la propria azienda, non ci avrebbe creduto. Invece, è già al suo secondo appuntamento in qualità di recruiter per conto di Gruppo BCC Iccrea, la banca che lo ha assunto a dicembre 2022.

La sua storia è stata pubblicata su questo magazine nei mesi scorsi, perché proprio grazie a Inclusion Job Day, Federico – già atleta paralimpico – è riuscito a realizzare la “dual career”: come professionista e come canoista. Dal 2022 ne ha fatta di strada. Oggi è Talent Acquisition Partner nell’ambito del team Gestione, Sviluppo Risorse Umane, Change Management e Organizzazione.

In questo ruolo e, in virtù della sua personale sensibilità, l’azienda gli ha chiesto di essere presente come recruiter all’evento IJD. Lo abbiamo intervistato per sapere come è andata.

Facciamo intanto un bilancio di questi due anni in BCC…

Un’esperienza di crescita continua, professionale e personale. Entrare in un ambiente così dinamico e orientato alle persone mi ha permesso di sviluppare competenze nuove e di comprendere l’importanza del ruolo delle risorse umane all’interno di un’organizzazione.

Ho avuto la possibilità di mettermi alla prova in diverse situazioni, affrontando sfide che mi hanno aiutato a maturare e allo stesso tempo di costruire relazioni significative con colleghi e candidati. L’aspetto più gratificante è sapere che il nostro lavoro ha un impatto diretto sulla vita delle persone e sul loro futuro professionale.

Come sei arrivato ad essere un recruiter di Inclusion Job Day?

Quando mi è stata proposta l’opportunità di partecipare a IJD come recruiter ero un po’ preoccupato: mi chiedevo se fossi davvero all’altezza delle aspettative e delle richieste che comportava il ruolo. All’inizio ero un po’ timido e ho cercato di far sentire le persone a proprio agio. E grazie ai consigli del mio team è andato tutto molto bene.

Come hai vissuto il passaggio dall’altra parte, a pochi anni dalla tua partecipazione come utente?

Ricordo bene cosa significasse essere dall’altra parte del tavolo, con le emozioni e le aspettative di chi si mette in gioco in un colloquio. Questo mi ha permesso di immedesimarmi nei candidati e di cercare di rendere il processo di selezione il più sereno e stimolante possibile. È stato anche un momento di grande consapevolezza che mi ha dato ulteriore motivazione per affrontare questa nuova sfida con responsabilità e passione.

Che consigli daresti a chi partecipa a Inclusion Job Day e affronta i colloqui?

Il consiglio principale è di essere autentici e preparati. Arrivare a un colloquio conoscendo l’azienda e il ruolo per cui ci si candida dimostra interesse e professionalità. Inoltre, è importante non avere paura di raccontare le proprie esperienze, anche quelle non strettamente lavorative: spesso, le soft skills emergono da esperienze di sport o progetti personali.

Infine, consiglio di affrontare l’incontro con un atteggiamento aperto e proattivo: ogni colloquio, a prescindere dall’esito, è un’occasione di crescita e apprendimento. Mettersi in gioco è l’arma migliore per potersi conoscere e scoprire, capire gli aspetti su cui lavorare e rafforzare i punti di forza.

Ci sono state candidature andate a buon fine?

Sì, alcune hanno avuto un esito positivo e questa è una delle soddisfazioni più grandi. Sapere che il nostro lavoro aiuta le persone a trovare opportunità professionali è gratificante. Ma anche quando una candidatura non si conclude con un’assunzione immediata, il colloquio può comunque rappresentare un’esperienza utile per il candidato e creare opportunità future.

Come consideri l’organizzazione di IJD?

L’evento è organizzato in modo efficace e ben strutturato. Il format consente ai candidati di avere un contatto diretto con le aziende e ai recruiter di incontrare persone motivate in un ambiente dinamico. La gestione degli spazi e dei tempi ha facilitato i colloqui e ha reso l’esperienza produttiva per tutti i partecipanti.

Hai migliorie da suggerire?

Ogni evento può essere sempre migliorato e credo che potrebbe essere utile creare momenti di networking più informali tra candidati e recruiter o introdurre workshop pratici su come affrontare un colloquio o scrivere un CV efficace.

A proposito di CV: qualche suggerimento?

Potrei sintetizzarli con queste parole:

proattività – le nostre offerte vengono aggiornate continuamente sulla piattaforma IJD e su Linkedin, consigliamo di consultarle con frequenza e candidarsi inviando il CV di volta in volta alle offerte interessanti;

sintesi – un CV deve essere ben strutturato, facile da leggere e non troppo lungo (una o due pagine sono ideali); prediligere sempre una spiegazione breve e chiara in bullet points;

parole-chiave – sono il migliore amico quando si tratta di essere notati; consiglio di inserire all’interno del CV e sul profilo Linkedin tutto ciò che nell’esperienza del candidato potrebbe rimandare ai requisiti dell’offerta di lavoro: aiuterà i recruiter a individuare la persona giusta;

personalizzazione e selezione: adattare il CV al ruolo per cui ci si candida, mettendo in evidenza le esperienze e le competenze più rilevanti. Ci aspettiamo selezione anche da parte degli utenti: non c’è nulla di meglio di un candidato con le idee chiare;

soft skill: oggi le competenze trasversali sono sempre più importanti; quindi, è utile menzionarle con esempi concreti;

revisione – evitare errori di battitura o refusi, che possono dare un’impressione di poca cura.

Un ultimo accenno all’altra tua carriera, quella da sportivo.

Attualmente mi sto dilettando in tanti sport diversi – nuoto, sci, padel – per cercare emozioni nuove e per ritrovare il piacere di divertirmi. Non mi sono ancora focalizzato su uno preciso. La mia amata canoa è per il momento ferma ai box ma sono certo che, come tornerà il caldo, la rimetterò in acqua e riuscirà a strapparmi sorrisi ed emozioni, facendomi sentire libero in mezzo al lago.

 

 

 

 


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